lunedì 19 gennaio 2015

Autoritarismo Legale

Il "piano di rinascita democratica" era il programma PIDUISTA consistente nell'assorbimento degli apparati democratici della società italiana dentro le spire di un AUTORITARISMO LEGALE .
Il piano è stato ritrovato e sequestrato nel 1982 alla figlia di LICIO GELLI, assieme ad un minuzioso memorandum sulla situazione politica in Italia.
I suoi obiettivi essenziali consistevano in una serie di pseudo riforme e modifiche costituzionali onde sottomettere il sistema democratico senza che i cittadini se ne rendessero conto.
Principali punti:
1.La nascita di due soli partiti in modo da togliere rappresentanza a determinate classi sociali;
2. Il controllo di quotidiani e la liberalizzazione delle emittenti televisive;
3.Ripartizione delle competenze tra le due camere (e non abolizione del Senato) con la sola Camera dei Deputati a rimanere con funzione politica/legislativa;
4.Riforma della magistratura con separazione delle carriere di P.M. e magistrato giudicante, responsabilità del CSM nei confronti del parlamento (in arrivo......);
5.Riduzione del numero dei parlamentari;
6.Abolizione delle province dopo aver convinto il popolo della loro inutilità;
7.Abolizione della validità legale dei titoli di studio (già tentato ma per adesso "stoppato").
Detto questo, anche in considerazione che le riforme sono concertate con la tessera n. 1816 della P2, mi sembra che SIAMO A BUON PUNTO........spero nel risveglio dei miei connazionali, non è mai tardi ma ci stiamo avvicinando.

giovedì 6 febbraio 2014

Progetto " BILANCIO PARTECIPATIVO"

           Si può parlare di Bilancio Partecipativo quando su un territorio viene praticato un percorso di dialogo sociale che tocca il cuore’economico/finanziario dell’amministrazione, puntando a costruire forti legami ‘verticali’ tra istituzioni ed abitanti, e contemporaneamente solidi legami ‘orizzontali’ tra i cittadini le loro organizzazioni sociali.

           Il bilancio partecipativo è quindi uno strumento, come il nome stesso suggerisce, per promuovere la partecipazione dei cittadini alle politiche pubbliche locali, e in particolare, al bilancio preventivo dell’ente cioè alla previsione di spesa e agli investimenti pianificati dall’amministrazione.

           Attraverso il bilancio partecipativo è possibile inoltre riavvicinare le persone e l’elettorato alla politica e al governo del territorio. Esso rappresenta uno strumento privilegiato per favorire una reale apertura della macchina istituzionale alla partecipazione diretta ed effettiva della popolazione nell’assunzione di decisioni sugli obiettivi e la distribuzione degli investimenti pubblici, creando un ponte tra democrazia diretta e quella rappresentata.

           Nei processi partecipativi non contano soltanto i risultati concreti che si raggiungono. Contano anche le relazioni che si instaurano tra i partecipanti e con le amministrazioni. Nel corso del processo le persone si incontrano, lavorano insieme, si scambiano informazioni,si scontrano con difficoltà e problemi, scoprono affinità e interessi comuni, verificano le loro divergenze e qualche volta le superano, acquistano fiducia reciproca, stabiliscono relazioni che possono durare nel tempo. Questo consolidamento dei rapporti vale peri cittadini, ma vale anche per gli amministratori.

           La volontà di promuovere uno strumento di ascolto delle reali necessità dei cittadini deve avere la prevalenza nella prossima amministrazione comunale di Suvereto. Su queste basi avremo un'amministrazione più trasparente e dialogante e cittadini attivi nel territorio in cui vivono, incentivando così una maggiore responsabilità della cittadinanza e un maggiore senso civico.

           Non esiste un unico modello di bilancio partecipativo; sulla base delle sperimentazioni e dei progetti realizzati in molti Comuni Italiani è possibile, infatti, individuare differenti percorsi di definizione e attuazione di questo strumento. Quello che riteniamo possa essere efficacemente adottato a Suvereto consiste nel raccogliere le necessità e le proposte dei cittadini e sulla base di esse impiegare una quota delle risorse economiche dell'ente.

           Le valutazioni e le proposte dei cittadini non riguarderanno l'intero bilancio, ma una parte del budget dell'ente, ovvero quei capitoli di spesa corrente che interessano direttamente la cittadinanza .

           Dopo aver esaminato il bilancio del Comune di Suvereto si ritene possibile proporre di riservare una congrua parte ( 1/20 ) all'anno per l'attuazione del Progetto sopra descritto.

           Oltre a questo la nuova Amministrazione Comunale dovrà coinvolgere i giovani e  chiedere loro di avanzare proposte su come investire un'altra quota delle risorse comunali.

            Il processo partecipativo al bilancio del Comune, dopo la definizione delle risorse da destinarvi sarà suddiviso in tre fasi:
1. Informazione e comunicazione- si pianifica la comunicazione verso i cittadini, si predispongono gli strumenti (sito web del comune, social network, forum, volantini, depliant, ecc.) e si informa la cittadinanza sull'iniziativa e sulle modalità di svolgimento.
2. Consultazione e partecipazione- si attiva il processo di consultazione e di partecipazione, si organizzano e si realizzano gli incontri con la cittadinanza e vengono raccolte le indicazioni.
3. Valutazione, definizione e diffusione – l'Amministrazione valuta la fattibilità delle proposte e decisioni raccolte e ne informa la cittadinanza.

          Saranno programmate iniziative per condividere il progetto con i cittadini e approfondire le varie fasi attuative.

          Ognuno potrà partecipare attivamente ed ogni idea sarà sempre considerata come un valore aggiunto.

          Pagina facebook dell'Assemblea Popolare di Suvereto :                
          https://www.facebook.com/assembleadisuvereto


venerdì 24 gennaio 2014

La CRISI può essere una GRANDE RISORSA

             La  crisi che bussa prepotentemente alla porta ci deve portare ad importanti riflessioni. C'è chi invoca la rivoluzione di massa  col proposito della "Rigenerazione totale", c'è chi non riesce a reagire e si toglie la vita e c'è anche chi approfitta della situazione economica per aumentare le proprie ricchezze, pur sapendo di non potersele portare sempre appresso.
     Il mio concetto di “rivoluzione” non è violento, non è sopportato da armi o altri strumenti di sterminio ; nei secoli passati abbiamo visto che in ogni rivoluzione violenta ha trovato sempre rifugio la continuità dell'ingiustizia che l'ha scatenata rendendo  vane le volontà di cambiamento radicale.
              Abbiamo bisogno di una vera e propria rivoluzione culturale , quella che ci spinga a  mitigare pregiudizi, convincimenti erronei, persuasioni religiose ed abitudini e attitudini contrarie alla pacifica convivenza .  Insomma, non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare  od omettere le stesse cose.
              La crisi economica però, se affrontata col verso giusto, potrà essere una grande risorsa per tutti noi e di notevole aiuto alla volontà di cambiamento: è provato infatti che in periodi di grande crisi ritorna l'inventiva, l'idea geniale, il merito e l'unione fra le persone e della stessa comunità.
      Sta a noi quindi affrontare la vita col senso giusto, facendo emergere il meglio da ognuno di noi e allontanando gli incompetenti responsabili di questa situazione, in ogni ambito.
      La lunga citazione di Albert Einstein scritta nel video è stata formulata molti decenni, in occasione di altra crisi economica devastante, ma è attualissima anche oggi....


sabato 9 novembre 2013

Un Ministro della Giustizia INCOMPATIBILE.

Secondo il mio parere il ministro Cancellieri deve dimettersi entro martedì prossimo, prima del voto di sfiducia richiesto dal M5S.
Deve dimettersi non tanto perchè si è adoperata per far uscire la figlia di Ligresti, ma per il contenuto stesso della telefonata, un contenuto che la rende incompatibile nella funzione di Ministro della Giustizia. 
Se analizziamo bene la telefonata emerge che la compagna di Salvatore Ligresti piange, si dispera e nel tentativo di consolarla il Ministro della Giustizia si lascia andare: «Ah senti, non è giusto, non è giusto, lo so». Che cosa non è giusto? L'arresto? Come può un ministro, sia pure nel tentativo di consolare un'amica, definire ingiusto quel che hanno deciso i magistrati dopo mesi di indagini? E poi, perchè nella telefonata non si fa alcun riferimento ai problemi di salute della donna? Se era malata (anoressia?), come mai questo è uscito fuori solo successivamente? Oltre a questo, il Ministro della Giustizia che chiama la famiglia di un ricercato (il fratello della carcerata risulta tuttora latitante) è una cosa inconcepibile, fuori da ogni tipo di logica.
A livello psicologico l'offerta telefonica di aiuto della Cancellieri appare un gesto di riconoscenza, quasi di riparazione e non come la limpida e autonoma determinazione di un Guardasigilli preoccupato dello stato di salute di un carcerato.
E questo senza analizzare il passato, l'intreccio tra le due famiglie, le raccomandazioni, i compensi milionari del figlio.

giovedì 10 ottobre 2013

POVERI MA RICCHI !!


"Un padre ricco, volendo che suo figlio sapesse cosa significa essere povero, gli fece passare qualche giornata con una famiglia di contadini.
Il bambino passò una settimana nei campi.
Di ritorno in città, ancora in macchina, il padre gli chiese:
Che mi dici della tua esperienza ?
Bene – rispose il bambino.
Hai appreso qualcosa ? Insistette il padre.
1 – Che abbiamo un cane e loro ne hanno quattro
2 – Che abbiamo una piscina con acqua trattata, che arriva in fondo al giardino. Loro hanno un fiume, con acqua cristallina, pesci e altre belle cose.
3- Che abbiamo la luce elettrica nel nostro giardino ma loro hanno le stelle e la luna per illuminarli.
4 – Che il nostro giardino arriva fino al muro. Il loro, fino all’orizzonte.
5 – Che noi compriamo il nostro cibo; loro lo coltivano, lo raccolgono e lo cucinano.
6 – Che noi ascoltiamo CD... Loro ascoltano una sinfonia continua di pappagalli, grilli e altri animali…... tutto ciò, qualche volta accompagnato dal canto di un vicino che lavora la terra.
7 – Che noi utilizziamo il microonde. Ciò che cucinano loro, ha il sapore del fuoco lento.
8 – Che noi per proteggerci viviamo circondati da recinti con allarme... Loro vivono con le porte aperte, protetti dall’amicizia dei loro vicini.
9 – Che noi viviamo collegati al cellulare, al computer, alla televisione. Loro sono collegati alla vita, al cielo, al sole, all’acqua, ai campi, agli animali, alle loro ombre e alle loro famiglie.
Il padre rimane molto impressionato dai sentimenti del figlio.
Alla fine il figlio conclude:
Grazie per avermi insegnato quanto siamo poveri !
Ogni giorno, diventiamo sempre più poveri perchè non osserviamo più la natura, la nostra Madre TERRA, perché non sappiamo piu’ il significato vero di VIVERE !
E ci preoccupiamo sempre di AVERE , AVERE E AVERE SEMPRE DI PIU’, invece di preoccuparci unicamente di ESSERE.----"

Vedendo questa bellissima cartolina (inviatami da Walter Gasperini) che ritrae Suvereto alla fine del 1800 mi è venuta in mente questa storiella che trovo particolarmente attuale e che ci deve far riflettere tutti.

giovedì 3 ottobre 2013

Grazie, Paola Taverna

Alle ultime elezioni politiche ho votato il Movimento 5 Stelle soprattutto per PROTESTA contro tutta l'attuale classe politica. Sebbene spesso non sono d'accordo con la strategia politica di Beppe Grillo, ho continuato ad informarmi sui risultati che stanno cercando di ottenere quei ragazzi inesperti che abbiamo mandato in quel nido di vipere che è il nostro parlamento. Derisi (per paura) da tutti gli altri politici e invisi (per convenienza) dalla stragrande maggioranza della stampa, ritengo che facciano il possibile affinchè ci sia almeno un gruppo parlamentare di opposizione, cosa che non è mai avvenuta negli ultimi anni.

In questo video che pubblico, di cui consiglio la visione a TUTTI, indipendentemente dal proprio pensiero politico, soffermiamoci a riflettere sulle parole che orgogliosamente escono fuori dalla bocca della ragazza e diamo liberamente il nostro giudizio. Io, per una volta tanto, mi sono sentito degnamente rappresentato.........

domenica 15 settembre 2013

Dal libro rosso "DELLE NOVELLE"

Allegato alla presente nota è ben visibile la pagina delle “Risorse disponibili nei primi 5 anni” inserita nel famoso opuscolo rosso“delle Novelle”, distribuito da circa una settimana dal Comitato Si Fusione o dall'Amministrazione Comunale (ancora francamente non l'ho capito). Come possiamo vedere tutto ruota intorno al DENARO,quello dei famosi e tanto sbandierati incentivi, dall'allentamento del Patto di Stabilità e dulcis in fundo anche sulle contravvenzioni al codice della strada.
Inutile dire che queste promesse economiche sono il pilastro fondamentale delle due amministrazioni comunali per convincere che la Fusione è da fare ed è persino bella. Ma analizziamo voce per voce e speriamo di capirci meglio:
  1. Incentivi Regionali ed Incentivi Statali per un totale di 6.300.000 Euro. Queste risorse sono disponibili SOLO SULLA CARTA a partire solo dall'anno 2015 e per questo dovranno essere inserite sia sulla legge finanziaria regionale che in quella nazionale nell'anno 2014 (di solito vengono approvate a Dicembre, nell'ultimo mese). Nelle stesse normative che prevedono tali contributi ci sono però articoli che sono stati omessi nell'opuscolo, ovvero che verranno erogati :”NEI LIMITI DEGLI STANZIAMENTI FINANZIARI” e “SE LE RISORSE NON SONO SUFFICIENTI A GARANTIRE IL CONTRIBUTO, QUESTO E' RIDOTTO PROPORZIONALMENTE “. Non mi sembra una omissione di così poco conto, in pratica vuol dire che SU QUESTI SOLDI NON BISOGNA FARCI AFFIDAMENTO!!.
    Particolarmente importante mi sembrano le note che ho trovato in alcuni VERI “Studi di Fattibilità” che riguardano altri comuni d'Italia; in questi studi, che sono stati richiesti dalle amministrazioni comunali e che pertanto “strizzano l'occhio” alla fusione, quando arriviamo ad elencare i contributi, arrivano le note dolenti del tipo: “Tali contributi previsti per dieci anni, con un limite tuttavia, rappresentato, dagli “stanziamenti finanziari previsti” è una minaccia, che negli ultimi anni appare sempre più palese, che è quella che a fronte dell’insufficienza dei fondi erariali destinati al finanziamento delle fusioni di Comuni, il contributo spettante per la fusione sia proporzionalmente ridotto, come previsto dal medesimo articolo in un comma successivo. Quest’ultima previsione deve essere tenuta in particolare considerazione, nel senso che non è possibile ipotizzare di costruire un bilancio di previsione facendo completo affidamento su tali risorse, come era possibile fino a qualche anno fa. Pur essendo destinati al sostegno alla gestione corrente, deve poi rilevarsi che la previsione e la definizione effettiva dei contributi, solitamente a fine anno, rendono difficoltosa o addirittura pericolosa la costruzione di un bilancio fondato su tale previsione. Appare pertanto consigliabile fare comunque delle previsioni al ribasso a riguardo, o meglio cautelative, trasformando se del caso le risorse ulteriori assegnate oltre i termini utili a un loro impiego – assestamento di novembre – come avanzo di gestione da destinare a un piano d’investimenti pensati in relazione agli obiettivi della fusione …....”
    Si, abbiamo capito bene, sono talmente INSICURI che consigliano di NON FARE AFFIDAMENTO SU TALI RISORSE, di fare PREVISIONI AL RIBASSO e addirittura DI NON COSTRUIRCI UN BILANCIO DI PREVISIONE!!! MA ALLORA IL NOSTRO “LIBRO DELLE NOVELLE”?
    Non abbiamo neanche considerato che stiamo vivendo la più grande crisi economica del dopoguerra e che lo Stato sta faticando a trovare risorse per mantenimento cassaintegrati, aumento iva, esodati ecct, e che dal prossimo anno, l'ammontare del nostro debito pubblico, ci obbligherà a Leggi finanziarie da 45 miliardi di euro l'anno.
    Ulteriori commenti sono superflui.
  2. Risorse ora bloccate che saranno liberate grazie all'uscita dal Patto di Stabilità 7.000.000 di Euro. Anche qui siamo in presenza di omissioni gravissime nell'informazione, si omette di dire che la stragrande maggioranza di quella somma è già stata spesa e quindi NON PUO' essere messa nel conteggio finale . Inoltre la normativa non è chiara e non c'è la matematica certezza che saranno disponibili le somme depositate nell'anno 2012 allo Stato centrale (NON SONO DEPOSITATE NELLE CASSE DEL COMUNE ,COME SI DICE), anzi probabilmente il nuovo comune sarebbe solamente esentato per tre anni dal Patto di Stabilità e questo consentirebbe solo di contrarre qualche mutuo in più, assumere qualche dipendente, in pratica ulteriori DEBITI da pagare per i contribuenti (NOI).
  3. Contravvenzioni al Codice della Strada 3.000.000 di Euro, su questo dobbiamo stendere un velo pietoso, perchè un'amministrazione sana dovrebbe fare in modo di prevenire comportamenti illeciti stradali e non vederla come una opportunità di guadagno. Detto questo, prevedere una tale entrata in base agli anni precedenti, è meramente illusorio e come tale non dovrebbe essere conteggiato.
  4. Anche la previsione dell'ammontare degli oneri di urbanizzazione è stata fatta superficialmente e non tiene conto della crisi in essere che coinvolge soprattutto quel settore.
I Suveretani non credo che amino questo tipo di finanza “creativa”stile Giulio Tremonti, sono tipi che badano al sodo, alle certezze,ed investono responsabilmente. Sono anche consapevoli che, anche se le novelle si trasformassero in realtà, quei denari non prenderebbero mai la strada per Suvereto.
A voi le vostre opportune valutazioni e i vostri opportuni approfondimenti, peccato però, già ci avevo fatto la bocca a quella lussuosa “Sala Polivalente” da 700.000 Euro.