Per molti anni ho
rivestito le funzioni di responsabile di Ufficio Immigrazione della
Polizia di Stato, rilevando spesso lacune normative, ingiustizie e
incapacità varie nel gestire le risorse informatiche. Per questo
vorrei dare il mio contributo nella eventualità sia possibile
apportare sostanziali modifiche alla normativa in vigore.
Condivido con tutti le
mie idee sperando di intavolare discussioni e tutte le integrazioni
necessarie. Grazie.
La riforma della legge
sull’immigrazione è una urgenza che deve essere affrontata prima
possibile, sia per garantire i necessari giusti meccanismi per
l’ingresso in Italia che per combattere con mezzi idonei
l’allargamento della clandestinità.
I governi che si sono
succeduti negli ultimi 20 anni hanno emanato provvedimenti che hanno
contribuito a creare enorme disparità sociale, immigrazione
clandestina e accesso al lavoro nero privo di ogni tutela.
Attualmente vengono
calcolati che in Italia almeno 800.000 cittadini stranieri vivono
senza permesso di soggiorno e solamente questo dato sancisce il
fallimento generale della legge Bossi/Fini. Poiché gli
irregolari non possono effettuare alcuna attività lavorativa lecita
diventano facile manovalanza per le attività criminali o per il
lavoro in nero. L'identificazione ed i provvedimenti eventualmente
da adottare su questi cittadini dovranno essere quantificati dopo lo
studio di una nuova normativa di carattere generale.
Deve essere rivista
immediatamente anche la normativa sull’acquisizione della
cittadinanza italiana al fine di eliminare delle incredibili
ingiustizie sociale che solo in Italia si stanno verificando.
Dalla mia esperienza
lavorativa credo che la nuova legge sull’immigrazione e
sull’acquisizione della cittadinanza italiana, dovrà basarsi sulle
sotto elencate linee guida, a mezzo delle quali non sarà difficile
completare, articolo per articolo, una legge giusta che soddisfi ogni
esigenza.
LINEE GUIDA
FONDAMENTALI
- Ingresso per motivi di lavoro (autonomo, subordinato e per affari)
La normativa sui
cosiddetti “Flussi di Ingresso” sia stagionali che a tempo
indeterminato dovrà essere abolita. Sarà consentita
l’Autorizzazione all’ingresso per motivi di Lavoro Subordinato
(stagionale, determinato o indeterminato) su richiesta di un datore
di lavoro presente sul territorio italiano, solo qualora nelle
liste di collocamento non risultano inserite persone idonee alla
manodopera richiesta. Una volta presentata la domanda online
e verificati i presupposti, l’autorizzazione dovrà essere
rilasciata entro 60 giorni dalla data di ricezione. Le rappresentanze
italiane all’estero, una volta ricevuta l’autorizzazione dallo
stesso organo emittente, a mezzo sistema informatico, provvederà al
rilascio del visto di ingresso convocando il cittadino straniero
entro e non oltre 30 giorni dalla ricezione informatica.
Il Datore di lavoro
presente sul territorio italiano dovrà garantire una idonea
sistemazione alloggiativa e presentare garanzia fidejussoria
che sarà incamerata dallo Stato nel caso di successivo
allontanamento dal territorio italiano qualora vengano a mancare le
condizioni oggettive e soggettive al soggiorno.
L’ingresso ed il
soggiorno per motivi di lavoro, affari e studio sarà concesso ai
cittadini stranieri provenienti da quei paesi in cui lo stato
italiano avrà precedentemente stipulato accordi per garantire il
rimpatrio e la detenzione presso gli stati di provenienza.
Competente a rilasciare
le Autorizzazioni all’ingresso per tutte le tipologie di lavoro
subordinato sarà il Sindaco del comune in cui ha sede l’attività
la ditta richiedente.
L’Autorizzazione
all’ingresso per motivi di Lavoro Autonomo o per Affari dovrà
essere richiesta dallo stesso cittadino straniero alla
rappresentativa italiana nel proprio stato di appartenenza. Il
medesimo dovrà dimostrare di avere mezzi sufficiente per la
permanenza nello stato, idonea sistemazione alloggiativa e
preparazione professionale. Lo stesso, una volta accettata la
domanda, dovrà versare in un fondo statale non fruttuoso, una somma
che garantirà le spese di un eventuale allontanamento forzoso.
L’importo di tale somma sarà annualmente aggiornato dal Ministero
degli Affari Esteri in base all’effettiva distanza dello stato di
appartenenza.
La Rappresentativa
Italiana verificherà il possesso dei requisiti e rilascerà
l’autorizzazione entro 60 giorni dalla ricezione dell’istanza.
- Ingresso per motivi Umanitari
L’Italia, per la sua
configurazione geografica, è meta di notevoli flussi migratori che
provengono dal nord Africa e dal Medio Oriente. L’Italia per loro
rappresenta solamente il primo porto libero dove poter attraccare e
generalmente una volta muniti di permesso di soggiorno optano per
altre nazioni come la Francia e la Germania. In Virtù di questo
le eventuali prossime emergenze sbarchi nelle nostre regioni del sud
dovranno essere considerate come una problematica di tutta l’Europa
con le conseguenti suddivisioni degli oneri. Chiaramente non
dovranno essere più consentiti ammassi di migliaia di persone presso
l’isola di Lampedusa ed eventuali arrivi dovranno immediatamente
essere trasferiti nel continente. I clandestini che sbarcano per
motivi umanitari, una volta identificati avranno un permesso di
soggiorno di almeno 6 mesi allo scopo di trovare, all’interno di
tutto il territorio europeo, una occupazione e quindi la possibilità
del rinnovo. Qualora durante le operazioni di identificazione venga
accertata la presenza di immigrati precedentemente espulsi o
responsabili di gravi reati, questi saranno immediatamente
rimpatriati.
- Ingresso per motivi di Turismo
Può rimanere l’attuale
normativa.
- Norme relative ai rimpatri
Particolarmente
importante sarà la revisione delle norme che regolano le espulsioni
e gli allontanamenti . Dovrà essere privilegiato il rimpatrio
volontario e l’espulsione dovrà essere considerata l’estrema
ratio. Per i nuovi ingressi le risorse per gli allontanamenti saranno
destinate in apposito fondo direttamente dai soggetti che ne
richiedono l’ingresso oppure dalla fideiussione per l’ingresso
per lavoro autonomo o per turismo .
In generale dovrà essere
previsto che il cittadino straniero perderà il diritto di soggiorno
qualora perda il requisito della buona condotta ovvero venga
condannato per gravi reati previsti dagli art.li 380 -381 Codice di
Procedura Penale (rapina furto ecct).
In nessun caso si potrà
procedere all’allontanamento od all’espulsione del cittadino
straniero parente fino al 2° grado con un cittadino di nazionalità
italiana.
Se il cittadino straniero
oggetto della proposta di allontanamento od espulsione fa parte di un
nucleo familiare da tempo stabilitosi in Italia, dovrà essere
valutato il grado di integrazione anche degli altri componenti il
nucleo.
Il cittadino che non ha
più i requisiti soggettivi ed oggettivi per il rinnovo del permesso
di soggiorno viene dapprima invitato ad uscire volontariamente dal
territorio nazionale e solamente dopo aver accertato l’inadempienza
potrà essere disposto un ordine esecutivo di espulsione con
accompagnamento alla frontiera.
Per ottenere la
collaborazione dell'immigrato può prevedersi anche un sistema
premiale fondato sulla riduzione del divieto di reingresso in Italia
normalmente conseguente al decreto di espulsione o di allontanamento.
Dovrà essere rivista la
disciplina sanzionatoria per violazione delle disposizioni in materia
di immigrazione, con un meccanismo deterrente graduale in relazione
alla gravità e alla reiterazione
delle violazioni con particolare
riguardo ai nostri principi costituzionali.
- Semplificazioni per il rilascio del Permesso di Soggiorno
Dopo le nuove norme sugli
ingressi dovranno essere stabilite nuove regole riguardanti la
validità e la durata dei permessi di soggiorno, attività che sarà
trasferita agli enti locali (Comune) entro un periodo massimo di 3
anni. Saranno previste procedure semplificate per il rinnovo del
permesso di soggiorno per i cittadini che hanno un reddito congruo e
buona condotta.
Gli Sportelli unici
per l'immigrazione istituiti presso le prefetture-uffici territoriali
del Governo non avranno più alcuna competenza sull’immigrazione
anche in previsione della cancellazione delle Province.
La durata dei rinnovi
potrà essere raddoppiata rispetto alla validità iniziale ed al 5°
potrà essere rilasciato un permesso di soggiorno a tempo
indeterminato qualora il cittadino straniero non abbia commesso reati
ed abbia il requisito della buona condotta.
Ai titolari di permesso
di soggiorno a tempo indeterminato avranno la possibilità di voto
nelle elezioni politiche amministrative (comunali – regionali).
Qualora il lavoratore
straniero perda il posto di lavoro ed usufruisca di misure di
sostegno previste dalla normativa in materia di ammortizzatori
sociali, il permesso di soggiorno potrà essere rinnovato per un
periodo massimo stabilito, al termine del quale, se non effettua
altra attività lavorativa, dovrà lasciare volontariamente o meno il
territorio italiano.
Tutte le pratiche
di rilascio e rinnovo dovranno essere presentate online a mezzo di un
portale che sarà predisposto a livello nazionale, dove il cittadino
straniero dichiarerà in autocertificazione tutti i dati necessari
alla pratica. L’autorità che rilascerà l’autorizzazione
disporrà di tutti gli accessi informatici al fine di verificare, nel
minor tempo possibile, la veridicità delle autocertificazioni (INPS-
Agenzia delle Entrate- Anagrafe del Comune).
Dovrà essere imposto il
divieto assoluto di documentazione cartacea, con notevole risparmio
di risorse.
Per ogni pratica il
cittadino straniero sarà tenuto al pagamento di una tassa graduale
che sarà incamerata dalla stessa Autorità competente alle
verifiche. Nessuna tassa sarà prevista per il solo inoltro della
domanda online.
- Norme sull’acquisto della cittadinanza italiana e politiche di integrazione
Previsione
dell’acquisizione della Cittadinanza Italiana ai cittadini
stranieri regolarmente soggiornanti da almeno 5 anni con il requisito
della buona condotta e titolari, da almeno 2 anni, di un reddito
familiare non inferiore al reddito minimo sociale, buona conoscenza
della lingua e leggi italiane.
Previsione che i
nati nel territorio nazionale da genitori regolarmente soggiornanti
acquistino automaticamente la cittadinanza italiana al momento della
nascita. Qualora la cittadinanza dei genitori non contempla la
possibilità di mantenere una doppia cittadinanza, questi ultimi
hanno la facoltà di optare, per il figlio, per la cittadinanza di
origine. Il nato nel territorio nazionale potrà
comunque,autonomamente ed al compimento del 18° anno, decidere di
ottenere la cittadinanza italiana.
Il requisito minimo di
soggiorno per ottenere la cittadinanza italiana viene fissato per
tutti in anni 5, compreso i richiedenti asilo politico, i parenti con
il cittadino italiano ed i coniugi di cittadino italiano.
In tutti i casi,
competente al rilascio della cittadinanza italiana è il comune di
residenza del cittadino straniero o quello di nascita che ne dovrà
verificare i presupposti..
- Abolizione dei centri di detenzione CIE
Abolizione dei Centri di
Detenzione CIE che saranno ricondotti ad un istituto che trattiene
limitatamente, per massimo 1 mese, i cittadini stranieri al solo fine
dell’identificazione e rilascio di un documento di viaggio e
soggiorno. Con i nuovi accordi con i vari stati di provenienza, una
volta identificati saranno facilmente rimpatriati.
- Accordi Internazionali per garantire i rimpatri e la detenzione carceraria presso lo stato di provenienza.
Chiaramente gli accordi
internazionali che finalmente dovranno essere sanciti rivestono
grande importanza. Tali accordi dovranno intercorrere con quei paesi
governati democraticamente.
In
pratica si dovrebbe proporre una lista di Paesi, da aggiornare
periodicamente, verso i quali non si può espellere o effettuare
qualsiasi tipo di accordo; da qui ne può derivare una sorta di
clausola generale di comportamento, del tipo di quella prevista dalla
legge italiana che così si riassume : "è vietata l'espulsione
della straniero verso uno Stato in cui può essere oggetto di
persecuzione per motivi di razza, sesso, lingua, cittadinanza,
religione, opinioni politiche, condizioni personali o sociali”. Nei
paesi inseriti in questa particolare lista non potranno essere
concesse autorizzazioni al lavoro.
- Ingresso per motivi di studio
Può rimanere l’attuale
normativa
- Ingresso per motivi familiari
Può rimanere l’attuale
normativa
Questa
proposta, che potrebbe portare un notevole miglioramento, ci
consentirebbe anche di risparmiare centinaia di milioni di euro. La
proposta è aperta a qualsiasi forma di discussione ed integrazione e
ringrazio anticipatamente coloro che si esprimeranno in merito.
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