martedì 30 aprile 2013

Luigi Preiti, lucida follia o mistero all'italiana?

Ho fatto l'investigatore di professione per quasi trenta anni ed il "racconto" di Luigi Preiti proprio non mi torna. Anche la fotografia che ho appena visto, che lo ritrae all'atto di far fuoco sui Carabinieri (si è messo proprio in posizione di tiro), mi trasmette sensazioni opposte all'esito delle prime indagini.
Leggo poi che era in possesso di una pistola con la matricola abrasa (modifica probabilmente effettuata da lui stesso), era giunto il giorno prima a Roma proveniente dalla calabria ed era in possesso di una cartina di Roma con alcuni punti segnati (aveva fatto un sopralluogo?). L'uomo si era perfino ben vestito per raggiungere senza particolari sospetti la zona presidiata.
Tutto questo dimostra che l'uomo non ha affatto agito d'impeto perché disperato, anzi, ogni sua mossa è stata lucida e studiata, quasi che fosse un professionista.
Ho il sospetto quindi che Luigi Preiti non sia il disperato che dice di essere e che dietro il suo gesto ci sia qualcosa di più, un qualcosa di oscuro .
Quando poi mi metto a leggere tutte le dichiarazioni dei rappresentanti politici a seguito del grave fatto il sospetto aumenta, viene data la colpa ad una rappresentanza politica, peraltro contro la violenza e vengono messe in circolazione decine di auto blu con centinaia di addetti alle scorte. Mi viene anche da pensare che era proprio il momento più adatto per sacrificare qualche umile rappresentante di stato per stemperare tutte le polemiche relative alla costituzione del nuovo Governo. Spero proprio di sbagliarmi........
L'unica certezza è, comunque, che due persone che stavano lavorando per la collettività sono state colpite e che una rischia ancora la morte o di rimanere invalido. A loro va tutto il mio rispetto e ringraziamento.



N.B. nella foto si vede Luigi Preiti, cerchiato con il nr.1, che spara ai Carabinieri in posizione di tiro..1



Ancora un po' sulla....... Coerenza

 Un'altra "chicca" sul nuovo governo, tutte le dichiarazioni di esponenti PD degli ultimi due mesi sull'impossibilità del governissimo....:
«Pensare che dopo 20 anni di guerra civile in Italia, nasca un governo Bersani-Berlusconi non ha senso. Il governissimo come è stato fatto in Germania qui non è attuabile» (Enrico Letta, 8 aprile 2013).
«I contrasti aspri tra le forze politiche rendono non idoneo un governissimo con forze politiche tradizionali» (Enrico Letta, 29 marzo 2013).
«Non sono praticabili né credibili in nessuna forma accordi di governo fra noi e la destra berlusconiana» (Pier Luigi Bersani, 6 marzo 2013)
«Il governissimo non è la risposta ai problemi» (Pier Luigi Bersani, 13 aprile 2013).
«Il governissimo predisporrebbe il calendario di giorni peggiori» (Pierluigi Bersani, 8 aprile 2013).
«Se si pensa di ovviare con maggioranze dove io dovrei stare con Berlusconi, si sbagliano. Nel caso io, e penso anche il Pd, ci riposiamo» (Pierluigi Bersani, 2 ottobre 2012).
«In Italia non è possibile che, neppure in una situazione d'emergenza, le maggiori forze politiche del centrosinistra e del centrodestra formino un governo insieme» (Massimo D'Alema, 8 marzo 2013).
«Il Pd è unito su una proposta chiara. Noi diciamo no a ipotesi di governissimi con la destra» (Anna Finocchiaro, 5 marzo 2013).
«Fare cose non comprensibili dagli elettori non sono utili né per l'Italia né per gli italiani. Non mi pare questa la strada». (Beppe Fioroni, 25 marzo 2013).
«Non si può riproporre qui una grande coalizione come in Germania. Non ci sono le condizioni per avere in uno stesso governo Bersani, Letta, Berlusconi e Alfano» (Dario Franceschini, 23 aprile 2013).
«Sono contrario a un governo Pd-Pdl» (Andrea Orlando, 22 aprile 2013).
«Abbiamo sempre escluso le larghe intese e le ipotesi di governissimo» (Rosy Bindi, 21 aprile 2013).
«Serve un governo del cambiamento che possa dare risposta ai grandi problemi dell'Italia. Nessun governissimo Pd-Pdl» (Roberto Speranza, 8 aprile 2013).
«Non dobbiamo avere paura di confrontarci con gli altri, ma non significa fare un governo con ministri del Pd e del Pdl. La prospettiva non è una formula politicista come il governissimo, è quel governo di cambiamento di cui l'Italia ha bisogno» (Roberto Speranza, 7 aprile 2013).
«L'alternativa non può essere o voto anticipato o alleanza stretta tra Pd e Pdl» (Roberto Speranza, 7 aprile 2013).
«Lo dico con anticipo, io un'alleanza con Berlusconi non la voto» (Emanuele Fiano, 28 febbraio 2013).
«I nostri elettori non capirebbero un accordo con Berlusconi» (Ivan Scalfarotto, 28 febbraio).
«Non c'è nessun inciucio: se questa elezione fosse il preludio per un governissimo io non ci sto e non ci starebbe neanche il Pd» (Cesare Damiano, 18 aprile 2013).
«Serve un governo di cambiamento vero ed è impensabile farlo con chi in questi anni ha sempre dimostrato di avere idee opposte alle nostre» (Fausto Raciti, 14 aprile 2013).
«Un governo Pd-Pdl è inimmaginabile» (Matteo Orfini, 27 marzo) Un'altra "chicca" sul nuovo governo, tutte le dichiarazioni di esponenti PD degli ultimi due mesi sull'impossibilità del governissimo....:
«Pensare che dopo 20 anni di guerra civile in Italia, nasca un governo Bersani-Berlusconi non ha senso. Il governissimo come è stato fatto in Germania qui non è attuabile» (Enrico Letta, 8 aprile 2013).
«I contrasti aspri tra le forze politiche rendono non idoneo un governissimo con forze politiche tradizionali» (Enrico Letta, 29 marzo 2013).
«Non sono praticabili né credibili in nessuna forma accordi di governo fra noi e la destra berlusconiana» (Pier Luigi Bersani, 6 marzo 2013)
«Il governissimo non è la risposta ai problemi» (Pier Luigi Bersani, 13 aprile 2013).
«Il governissimo predisporrebbe il calendario di giorni peggiori» (Pierluigi Bersani, 8 aprile 2013).
«Se si pensa di ovviare con maggioranze dove io dovrei stare con Berlusconi, si sbagliano. Nel caso io, e penso anche il Pd, ci riposiamo» (Pierluigi Bersani, 2 ottobre 2012).
«In Italia non è possibile che, neppure in una situazione d'emergenza, le maggiori forze politiche del centrosinistra e del centrodestra formino un governo insieme» (Massimo D'Alema, 8 marzo 2013).
 «il Pd è unito su una proposta chiara. Noi diciamo no a ipotesi di governissimi con la destra» (Anna Finocchiaro, 5 marzo 2013).
«Fare cose non comprensibili dagli elettori non sono utili né per l'Italia né per gli italiani. Non mi pare questa la strada». (Beppe Fioroni, 25 marzo 2013).
«Non si può riproporre qui una grande coalizione come in Germania. Non ci sono le condizioni per avere in uno stesso governo Bersani, Letta, Berlusconi e Alfano» (Dario Franceschini, 23 aprile 2013).
«Sono contrario a un governo Pd-Pdl» (Andrea Orlando, 22 aprile 2013).
«Abbiamo sempre escluso le larghe intese e le ipotesi di governissimo» (Rosy Bindi, 21 aprile 2013).
«Serve un governo del cambiamento che possa dare risposta ai grandi problemi dell'Italia. Nessun governissimo Pd-Pdl» (Roberto Speranza, 8 aprile 2013).
«Non dobbiamo avere paura di confrontarci con gli altri, ma non significa fare un governo con ministri del Pd e del Pdl. La prospettiva non è una formula politicista come il governissimo, è quel governo di cambiamento di cui l'Italia ha bisogno» (Roberto Speranza, 7 aprile 2013).
«L'alternativa non può essere o voto anticipato o alleanza stretta tra Pd e Pdl» (Roberto Speranza, 7 aprile 2013).
«Lo dico con anticipo, io un'alleanza con Berlusconi non la voto» (Emanuele Fiano, 28 febbraio 2013). «I nostri elettori non capirebbero un accordo con Berlusconi» (Ivan Scalfarotto, 28 febbraio).
«Non c'è nessun inciucio: se questa elezione fosse il preludio per un governissimo io non ci sto e non ci starebbe neanche il Pd» (Cesare Damiano, 18 aprile 2013).
«Serve un governo di cambiamento vero ed è impensabile farlo con chi in questi anni ha sempre dimostrato di avere idee opposte alle nostre» (Fausto Raciti, 14 aprile 2013).
«Un governo Pd-Pdl è inimmaginabile» (Matteo Orfini, 27 marzo).

Se cliccate il link qui sotto potrete vedere il massimo delle contraddizione e della coerenza dell'Onorevole Stefano Fassina.......

 http://tv.ilfattoquotidiano.it/2013/04/30/pd-blob-delle-contraddizioni-di-stefano-fassina/230412/


giovedì 4 aprile 2013

Un po' di coerenza per favore.......


Negli  ultimi giorni ho avuto modo di leggere numerosi commenti di persone asseritamente elettori del Movimento 5S che mugugnano sulla strategia politica e che avrebbero voluto un accordo con Bersani per concedergli la fiducia. Un accordo che, secondo loro, avrebbe comportato migliorie al popolo italiano ed il centramento di alcuni degli obiettivi che fanno parte dei 20 punti programmatici del movimento.

Dal contenuto di tali commenti non è difficile desumere che trattasi di probabili ex elettori del Partito Democratico e che vedevano nell'accordo la possibilità per far fuori una volta per tutti l'odioso Berlusconi . In pratica un vero e proprio accordo di tipo vecchio stile, proprio quello che noi vogliamo combattere.
Noi non siamo scesi in campo contro Berlusconi, il nostro motto è TUTTI A CASA! e ridare una speranza al popolo italiano.
Quando noi diciamo in tutte le piazze TUTTI A CASA! lo diciamo per tutti i partiti, quelli che hanno contruibuito allo sfacelo del nostro paese e se noi davvero vogliamo ridare la speranza dobbiamo cambiare nettamente il nostro sistema/Stato,cosa che non sarebbe stato possibile “appoggiando” un governo targato PD.
Noi vogliamo un diverso sistema fiscale, rivedere la normativa finanziaria europea, portare le pensioni massime a 3500 Euro e le minime a 1000, abolire la TAV Torino-Lione, abolire le spese militari di acquisto caccia bombardieri, istituire il reddito minimo di cittadinanza, smettere di finanziare le cosidette missioni di pace, tagliare gli assurdi costi della politica (non solo quelle dei parlamentari, del finanziamento ai partiti e delle auto blu), combattere la corruzione, la mafia e l'evasione fiscale per davvero, non per finta come è avvenuto fino ad adesso ed altre cose che non sto ad elencare (basta prendere il programma del movimento).
Quali di questi punti credete avremo potuto ottenere con un governo PD-5Stelle? Al massimo potevamo ottenere le solite e classiche foglie di fico, tipo una finta riduzione del finanziamento ai partiti e tanto, tanto fumo. Su quelle importanti ci avrebbero liquidato dicendo che non esistono le possibilità economiche ed avrebbero continuato come sempre.
Il programma del movimento è attuabile e le risorse ci sono eccome, ma bisogna avere la forza politica per sradicarle dove sono attualmente . Nessuno dei vecchi partiti politici ha l'interesse per cambiare e togliersi i privilegi o fare torto alle lobby di cui appartengono.
Senza una manovra economica radicale saremo stati costretti a votare un governo che tra pochi mesi rimetterà le mani in tasca agli italiani per racimolare 50 miliardi da “donare” all'Europa, visto le norme economiche approvate negli ultimi anni, grazie anche al sostegno del PD.
Non ci rimane che percorrere la nostra strada, solo così potremo davvero riportare la SPERANZA. Lo dobbiamo fare però senza ascoltare canti di sirena che arrivano da più parti e senza fare guerra tra di noi, perchè il sistema marcio e corrotto ha paura e confida ormai solo sulla nostra delegittimazione.
Se alcuni si ritengono comunque traditi nelle aspettative, non fa niente, tornino pure a votare Bersani, Berlusconi o Monti, spero che questi li possano meglio rappresentare, come MAI lo hanno fatto fino ad adesso. Forse vi sentirete ben rappresentati da questi “10 SAGGI” o forse date la colpa al Movimento della loro nomina, allontanandovi dal vero problema : La Casta non ha assolutamente alcuna intenzione di rinnovarsi. E così ci fanno passare per saggi politici che fanno parte da anni della casta, politici che rappresentano la finanza, garanti che non ci hanno mai garantito, presidenti dell'istat che hanno sempre tutelato il potere forte ecct. ecct. con l'unico intento di allontanarci dalla stanza dei bottoni e creare il famoso “inciucio PD-PDL” dando la colpa ad altri. 
Grazie.

mercoledì 3 aprile 2013

RIVOLUZIONARE O ROTTAMARE?

Rivoluzionare o rottamare, di cosa abbiamo bisogno per cambiare la nostra politica, la nostra società e il nostro stile di vita?

Rottamare per me potrebbe significare solo sostituire persone, magari di età avanzata con altre più giovani le quali potranno apportare cambiamenti oppure adagiarsi sulle vecchie e consolidate situazioni.

Rivoluzionare è forse la parola più adatta, perchè non basta “cambiare i musicanti per avere musica nuova “, dobbiamo innanzitutto cambiare noi stessi, il nostro modo di pensare, di agire, di lavorare e pretendere che il cambiamento si espanda su tutto.
E' inutile pretendere un governo prima possibile e di qualsiasi tipo, basta che ci sia, se si prevede che le regole rimangano le stesse: continuiamo a prenderci in giro ed emettere fumo negli occhi alle persone.


La nostra economia non ce la potrà mai fare se regole rimangono così e saremo costretti ad un rapido declino ulteriore, altro che ripresa nel 2014.
Smettiamo di credere alle favole, la realtà è che non potremo più permetterci il tenore di vita che abbiamo avuto negli ultimi 30 anni e per questo dobbiamo rivedere tutto.
Questa è la nostra ultima possibilità, non facciamocela sfuggire, lo dobbiamo sopratutto ai nostri figli.