mercoledì 29 maggio 2013

No alla "Fusione" dei comuni di Suvereto (LI) e Campiglia Marittima (LI)

Sempre più persone si stanno rendendo conto che siamo tutti responsabili,in egual misura, verso noi stessi e verso la nostra comunità e non potremo più dare deleghe in bianco ai nostri rappresentanti politici. Noi stessi dovremo essere arbitri del nostro destino,informarci e valutare bene ogni iniziativa che ci viene presentata. 
Quello che sta accadendo in questi ultimi mesi nella comunità di Suvereto(LI) è un fatto eccezionale, un fatto che sino ad adesso non mi risulta sia mai accaduto; persone comuni si sono incontrate, hanno discusso di un progetto politico portato avanti dai sindaci dei Comuni di Suvereto e Campiglia Marittima (avvallato dalla Dirigenza di zona del Partito Democratico) ed hanno deciso di esprimereapertamente e pubblicamente, la propria contraria opinione al riguardo. 
Il progetto politico dovrà quindi passare, nei prossimi mesi, al vaglio di un referendum popolare che verificherà, in maniera democratica,la volontà degli abitanti di “fondersi” in un unico comune. Non starò a scrivere nuovamente le motivazioni per cui sono assolutamente contrario all'ipotesi di “fusione” dei due comuni e della mia valutazione di accettare quale “male minore” l'ipotesi dell'Unione, motivazioni peraltro già ben rappresentate anche nei volantini che si possono trovare in ogni esercizio pubblico di Suvereto. 
Il mio vuole essere solo un appello alla partecipazione del dibattito in corso, un appello perchè ognuno si informi personalmente ed in maniera completa sulle due ipotesi in atto e che alla fine dia la propria libera votazione. 
L'unica cosa che mi preme di sottolineare è che la tanto sbandierata“convenienza economica” del progetto di fusione è abbastanza aleatoria e si basa di normative statali e regionali (di anni passati) prive di copertura economica, difficilmente modificabili vista l'attuale situazione economica globale. Inoltre, mi dispiace contraddire il punto C3 della “lettera del sindaco ai cittadini di Suvereto” ma se il progetto va avanti Suvereto diventerà proprio UNA FRAZIONE, perchè previsto dalla stessa Legge che “consiglia”la fusione dei comuni :”art.15 comm a4 Decreto Legislativo 18 Agosto 2000 nr. 267 -La denominazione delle borgate e frazioni e' attribuita ai comuni ai sensi dell'articolo 118 della Costituzione.”

Suvereto (LI) visto dall'alto

mercoledì 22 maggio 2013

Berlusconi Ineleggibile?


Da ben 32 anni lavoro per lo Stato e spesso ho dovuto rispettare e soprattutto FAR RISPETTARE leggi e regolamenti assurdi, privi di ogni logica, tante volte proposti e votati nell'ignoranza generale. Nonostante questi miei giudizi ho sempre rispettato, a volte a malincuore, a volte con amarezza, l'obbligo giuridico della mia professione . Così mi aspetto che facciano i nostri rappresentanti che siedono al Parlamento e nelle varie Commissioni, senza guardare i tatticismi di partitocrazia e l'attaccamento alla poltrona.
Fra pochi giorni, in una Commissione del Senato, verrà votata “l'incandidabilità” del signor Silvio Berlusconi, prevista da una norma del 1957 e MAI applicata. Ai sensi di questa legge Silvio Berlusconi non avrebbe potuto mai candidarsi nella politica italiana e anche se negli ultimi 20 anni la sua opposizione politica non si è mai espressa in questo senso, non mi sembra giusto che si continui nell'errore.
Non si tratta di essere eversivi nei confronti di una persona “votata da quasi 10 milioni di italiani”, si tratta semplicemente di applicare le leggi dello Stato.
In questa commissione sono presenti ben 23 senatori, 8 del Pd, 6 del Pdl, 4 del Movimento Cinque Stelle e uno a testa di Scelta Civica, Gruppo per le Autonomie, Sinistra Ecologia e Libertà, Suedtiroler Volkspartei e Lega Nord ed ognuno di questi dovrà dare la sua interpretazione alla problematica in essere e poi dare un voto favorevole o contrario alla mozione presentata dal M5S.
Chiaramente la votazione dei senatori del Pd è decisiva perché pur non arrivando alla maggioranza, può ampiamente superarla con i 5Stelle, che hanno già annunciato il loro voto per l’ineleggibilità di Berlusconi 
(come peraltro il senatore di Sel).
Da rappresentante delle istituzioni e da vecchio elettore di sinistra mi aspetto che i rappresentanti del PD 
facciano ciò che si aspettano i suoi elettori e non rinneghino ancora una volta quanto dichiarato in campagna elettorale, aprendo così una nuova fase politica per il nostro paese.
Non sono d'accordo neanche su quanto sostiene Matteo Renzi :“Assurdo cercare di sconfiggere Berlusconi con l’ineleggibilità, il Cavaliere va sconfitto e non “squalificato” . Come è possibile sconfiggere un avversario che combatte senza regole ( e lo si è visto in questi 20 anni) abusando di Tv e giornali?
Spero che l'esito di questa votazione non sia già stata decisa durante gli accordi per la nascita di questo governo perché sarebbe un fatto grave . Spero non sia quindi rientrata nello stesso accordo che ha portato determinati personaggi di dubbia moralità a presiedere importanti commissioni parlamentari.
Rimango comunque fiducioso, o forse non dovrei? 



martedì 14 maggio 2013

Regolamentiamo il Gioco d'Azzardo

 Il gioco d’azzardo è la terza industria italiana, 400.000 slot machine lecitamente installate, 6.181 punti gioco autorizzati. Nel 2012 è stato giocato il 12% del denaro destinato alla spesa delle famiglie italiane. Viene stimato che i giocatori abituali sono circa 15 milioni, di cui una consistente parte (800.000) sono "ammalati" da dipendenza.
A livello territoriale il vizio del gioco colpisce dappertutto, da nord a sud, nelle citta e nei piccoli comuni.
Le persone più interessate al gioco sono, manco a dirlo, le fasce più deboli e fragili della nostra società con il risultato di impoverirle ulteriormente.
Ignorantemente si pensa che il gioco d'azzardo sia una una attività redditizia per lo Stato, ma non è così. L'assurda aliquota dell'8% che pagano i concessionari allo Stato (?) fa si che venga incassata la somma di solo 8 miliardi l'anno (un'altra Azienda in Italia che fattura 100 miliardi ne lascia quasi 60 allo Stato), quasi tutta necessaria (5 o 6 miliardi) per curare i dipendenti dal gioco.
Per capire il motivo di una simile bassa tassazione dovremo analizzare bene chi sono le società che distribuiscono le slot machine e vedremo innumerevoli e stucchevoli allacci alla vita politica nazionale (ma non gli bastano MAI i soldi?).
La dipendenza da gioco è una vera e propria malattia che compromette lo stato di salute fisica e psichica del giocatore, il quale da solo difficilmente ne potrà uscire. Il più delle volte il giocatore si conduce alla rovina economica,ed al compimento dei reati. Inutile dire che tutto questo produce grande sofferenza anche all'interno della famiglia.
In virtù di questo è bene tornare indietro, evitare questo suicidio collettivo; occorre urgentemente una nuova legge che, oltre a tassare il volume d'affari come ogni altra attività commerciale, dia una limitazione all'uso di queste fameliche macchinette.
Non dico di abolirle del tutto, forse sarebbe impossibile, ma almeno cerchiamo di dare regole chiare e precise a questo mondo che sta diventando una vera e propria jungla.
Noi intanto che possiamo fare....... beh incominciamo intanto a non consumare caffè od altro in quei locali ove sono installate.....



sabato 11 maggio 2013

Governo contro Magistrati? No Grazie

Questo è un Paese unico nel suo genere, un paese dove le istituzioni pubbliche si combattono fra di loro nel silenzio di tutti. Un Paese in cui un ministro dell’interno, Angelino Alfano, ha partecipato oggi a Brescia ad una manifestazione contro i magistrati che hanno condotto le indagini relativamente ai processi a carico del leader Pdl, Silvio Berlusconi, e che lo hanno visto, lo scorso 8 maggio, condannato in appello a quattro anni per il reato di frode fiscale.
Un ministro dell'Interno che manifesta in piazza contro un organo dello Stato, per dimostrare la propria fedeltà al proprio leader di partito è una cosa semplicemente vergognosa, per l’Italia, per la politica, per la dignità di ogni italiano e di ogni organo democratico.
Non ho ancora letto prese di posizione da parte del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e del presidente del consiglio, Enrico Letta; forse hanno paura di una crisi di governo e di perdere l'amata poltrona?
Fortunatamente, come si vede dal video, ci hanno pensato i cittadini, ha prendere la giusta posizione.....



venerdì 10 maggio 2013

Proposta Nuova Legge sull'Immigrazione e Cittadinanza Italiana



Per molti anni ho rivestito le funzioni di responsabile di Ufficio Immigrazione della Polizia di Stato, rilevando spesso lacune normative, ingiustizie e incapacità varie nel gestire le risorse informatiche. Per questo vorrei dare il mio contributo nella eventualità sia possibile apportare sostanziali modifiche alla normativa in vigore.
Condivido con tutti le mie idee sperando di intavolare discussioni e tutte le integrazioni necessarie. Grazie.

La riforma della legge sull’immigrazione è una urgenza che deve essere affrontata prima possibile, sia per garantire i necessari giusti meccanismi per l’ingresso in Italia che per combattere con mezzi idonei l’allargamento della clandestinità.
I governi che si sono succeduti negli ultimi 20 anni hanno emanato provvedimenti che hanno contribuito a creare enorme disparità sociale, immigrazione clandestina e accesso al lavoro nero privo di ogni tutela.
Attualmente vengono calcolati che in Italia almeno 800.000 cittadini stranieri vivono senza permesso di soggiorno e solamente questo dato sancisce il fallimento generale della legge Bossi/Fini. Poiché gli irregolari non possono effettuare alcuna attività lavorativa lecita diventano facile manovalanza per le attività criminali o per il lavoro in nero. L'identificazione ed i provvedimenti eventualmente da adottare su questi cittadini dovranno essere quantificati dopo lo studio di una nuova normativa di carattere generale.
Deve essere rivista immediatamente anche la normativa sull’acquisizione della cittadinanza italiana al fine di eliminare delle incredibili ingiustizie sociale che solo in Italia si stanno verificando.
Dalla mia esperienza lavorativa credo che la nuova legge sull’immigrazione e sull’acquisizione della cittadinanza italiana, dovrà basarsi sulle sotto elencate linee guida, a mezzo delle quali non sarà difficile completare, articolo per articolo, una legge giusta che soddisfi ogni esigenza.

LINEE GUIDA FONDAMENTALI
  1. Ingresso per motivi di lavoro (autonomo, subordinato e per affari)
La normativa sui cosiddetti “Flussi di Ingresso” sia stagionali che a tempo indeterminato dovrà essere abolita. Sarà consentita l’Autorizzazione all’ingresso per motivi di Lavoro Subordinato (stagionale, determinato o indeterminato) su richiesta di un datore di lavoro presente sul territorio italiano, solo qualora nelle liste di collocamento non risultano inserite persone idonee alla manodopera richiesta. Una volta presentata la domanda online e verificati i presupposti, l’autorizzazione dovrà essere rilasciata entro 60 giorni dalla data di ricezione. Le rappresentanze italiane all’estero, una volta ricevuta l’autorizzazione dallo stesso organo emittente, a mezzo sistema informatico, provvederà al rilascio del visto di ingresso convocando il cittadino straniero entro e non oltre 30 giorni dalla ricezione informatica.
Il Datore di lavoro presente sul territorio italiano dovrà garantire una idonea sistemazione alloggiativa e presentare garanzia fidejussoria che sarà incamerata dallo Stato nel caso di successivo allontanamento dal territorio italiano qualora vengano a mancare le condizioni oggettive e soggettive al soggiorno.
L’ingresso ed il soggiorno per motivi di lavoro, affari e studio sarà concesso ai cittadini stranieri provenienti da quei paesi in cui lo stato italiano avrà precedentemente stipulato accordi per garantire il rimpatrio e la detenzione presso gli stati di provenienza.
Competente a rilasciare le Autorizzazioni all’ingresso per tutte le tipologie di lavoro subordinato sarà il Sindaco del comune in cui ha sede l’attività la ditta richiedente.
L’Autorizzazione all’ingresso per motivi di Lavoro Autonomo o per Affari dovrà essere richiesta dallo stesso cittadino straniero alla rappresentativa italiana nel proprio stato di appartenenza. Il medesimo dovrà dimostrare di avere mezzi sufficiente per la permanenza nello stato, idonea sistemazione alloggiativa e preparazione professionale. Lo stesso, una volta accettata la domanda, dovrà versare in un fondo statale non fruttuoso, una somma che garantirà le spese di un eventuale allontanamento forzoso. L’importo di tale somma sarà annualmente aggiornato dal Ministero degli Affari Esteri in base all’effettiva distanza dello stato di appartenenza.
La Rappresentativa Italiana verificherà il possesso dei requisiti e rilascerà l’autorizzazione entro 60 giorni dalla ricezione dell’istanza.
  1. Ingresso per motivi Umanitari
L’Italia, per la sua configurazione geografica, è meta di notevoli flussi migratori che provengono dal nord Africa e dal Medio Oriente. L’Italia per loro rappresenta solamente il primo porto libero dove poter attraccare e generalmente una volta muniti di permesso di soggiorno optano per altre nazioni come la Francia e la Germania. In Virtù di questo le eventuali prossime emergenze sbarchi nelle nostre regioni del sud dovranno essere considerate come una problematica di tutta l’Europa con le conseguenti suddivisioni degli oneri. Chiaramente non dovranno essere più consentiti ammassi di migliaia di persone presso l’isola di Lampedusa ed eventuali arrivi dovranno immediatamente essere trasferiti nel continente. I clandestini che sbarcano per motivi umanitari, una volta identificati avranno un permesso di soggiorno di almeno 6 mesi allo scopo di trovare, all’interno di tutto il territorio europeo, una occupazione e quindi la possibilità del rinnovo. Qualora durante le operazioni di identificazione venga accertata la presenza di immigrati precedentemente espulsi o responsabili di gravi reati, questi saranno immediatamente rimpatriati.
  1. Ingresso per motivi di Turismo
Può rimanere l’attuale normativa.
  1. Norme relative ai rimpatri
Particolarmente importante sarà la revisione delle norme che regolano le espulsioni e gli allontanamenti . Dovrà essere privilegiato il rimpatrio volontario e l’espulsione dovrà essere considerata l’estrema ratio. Per i nuovi ingressi le risorse per gli allontanamenti saranno destinate in apposito fondo direttamente dai soggetti che ne richiedono l’ingresso oppure dalla fideiussione per l’ingresso per lavoro autonomo o per turismo .
In generale dovrà essere previsto che il cittadino straniero perderà il diritto di soggiorno qualora perda il requisito della buona condotta ovvero venga condannato per gravi reati previsti dagli art.li 380 -381 Codice di Procedura Penale (rapina furto ecct).
In nessun caso si potrà procedere all’allontanamento od all’espulsione del cittadino straniero parente fino al 2° grado con un cittadino di nazionalità italiana.
Se il cittadino straniero oggetto della proposta di allontanamento od espulsione fa parte di un nucleo familiare da tempo stabilitosi in Italia, dovrà essere valutato il grado di integrazione anche degli altri componenti il nucleo.
Il cittadino che non ha più i requisiti soggettivi ed oggettivi per il rinnovo del permesso di soggiorno viene dapprima invitato ad uscire volontariamente dal territorio nazionale e solamente dopo aver accertato l’inadempienza potrà essere disposto un ordine esecutivo di espulsione con accompagnamento alla frontiera.
Per ottenere la collaborazione dell'immigrato può prevedersi anche un sistema premiale fondato sulla riduzione del divieto di reingresso in Italia normalmente conseguente al decreto di espulsione o di allontanamento.
Dovrà essere rivista la disciplina sanzionatoria per violazione delle disposizioni in materia di immigrazione, con un meccanismo deterrente graduale in relazione alla gravità e alla reiterazione
delle violazioni con particolare riguardo ai nostri principi costituzionali.
  1. Semplificazioni per il rilascio del Permesso di Soggiorno
Dopo le nuove norme sugli ingressi dovranno essere stabilite nuove regole riguardanti la validità e la durata dei permessi di soggiorno, attività che sarà trasferita agli enti locali (Comune) entro un periodo massimo di 3 anni. Saranno previste procedure semplificate per il rinnovo del permesso di soggiorno per i cittadini che hanno un reddito congruo e buona condotta.
Gli Sportelli unici per l'immigrazione istituiti presso le prefetture-uffici territoriali del Governo non avranno più alcuna competenza sull’immigrazione anche in previsione della cancellazione delle Province.
La durata dei rinnovi potrà essere raddoppiata rispetto alla validità iniziale ed al 5° potrà essere rilasciato un permesso di soggiorno a tempo indeterminato qualora il cittadino straniero non abbia commesso reati ed abbia il requisito della buona condotta.
Ai titolari di permesso di soggiorno a tempo indeterminato avranno la possibilità di voto nelle elezioni politiche amministrative (comunali – regionali).
Qualora il lavoratore straniero perda il posto di lavoro ed usufruisca di misure di sostegno previste dalla normativa in materia di ammortizzatori sociali, il permesso di soggiorno potrà essere rinnovato per un periodo massimo stabilito, al termine del quale, se non effettua altra attività lavorativa, dovrà lasciare volontariamente o meno il territorio italiano.
Tutte le pratiche di rilascio e rinnovo dovranno essere presentate online a mezzo di un portale che sarà predisposto a livello nazionale, dove il cittadino straniero dichiarerà in autocertificazione tutti i dati necessari alla pratica. L’autorità che rilascerà l’autorizzazione disporrà di tutti gli accessi informatici al fine di verificare, nel minor tempo possibile, la veridicità delle autocertificazioni (INPS- Agenzia delle Entrate- Anagrafe del Comune).
Dovrà essere imposto il divieto assoluto di documentazione cartacea, con notevole risparmio di risorse.
Per ogni pratica il cittadino straniero sarà tenuto al pagamento di una tassa graduale che sarà incamerata dalla stessa Autorità competente alle verifiche. Nessuna tassa sarà prevista per il solo inoltro della domanda online.
  1. Norme sull’acquisto della cittadinanza italiana e politiche di integrazione
Previsione dell’acquisizione della Cittadinanza Italiana ai cittadini stranieri regolarmente soggiornanti da almeno 5 anni con il requisito della buona condotta e titolari, da almeno 2 anni, di un reddito familiare non inferiore al reddito minimo sociale, buona conoscenza della lingua e leggi italiane.
Previsione che i nati nel territorio nazionale da genitori regolarmente soggiornanti acquistino automaticamente la cittadinanza italiana al momento della nascita. Qualora la cittadinanza dei genitori non contempla la possibilità di mantenere una doppia cittadinanza, questi ultimi hanno la facoltà di optare, per il figlio, per la cittadinanza di origine. Il nato nel territorio nazionale potrà comunque,autonomamente ed al compimento del 18° anno, decidere di ottenere la cittadinanza italiana.
Il requisito minimo di soggiorno per ottenere la cittadinanza italiana viene fissato per tutti in anni 5, compreso i richiedenti asilo politico, i parenti con il cittadino italiano ed i coniugi di cittadino italiano.
In tutti i casi, competente al rilascio della cittadinanza italiana è il comune di residenza del cittadino straniero o quello di nascita che ne dovrà verificare i presupposti..
  1. Abolizione dei centri di detenzione CIE
Abolizione dei Centri di Detenzione CIE che saranno ricondotti ad un istituto che trattiene limitatamente, per massimo 1 mese, i cittadini stranieri al solo fine dell’identificazione e rilascio di un documento di viaggio e soggiorno. Con i nuovi accordi con i vari stati di provenienza, una volta identificati saranno facilmente rimpatriati.
  1. Accordi Internazionali per garantire i rimpatri e la detenzione carceraria presso lo stato di provenienza.
Chiaramente gli accordi internazionali che finalmente dovranno essere sanciti rivestono grande importanza. Tali accordi dovranno intercorrere con quei paesi governati democraticamente.
In pratica si dovrebbe proporre una lista di Paesi, da aggiornare periodicamente, verso i quali non si può espellere o effettuare qualsiasi tipo di accordo; da qui ne può derivare una sorta di clausola generale di comportamento, del tipo di quella prevista dalla legge italiana che così si riassume : "è vietata l'espulsione della straniero verso uno Stato in cui può essere oggetto di persecuzione per motivi di razza, sesso, lingua, cittadinanza, religione, opinioni politiche, condizioni personali o sociali”. Nei paesi inseriti in questa particolare lista non potranno essere concesse autorizzazioni al lavoro.
  1. Ingresso per motivi di studio
Può rimanere l’attuale normativa
  1. Ingresso per motivi familiari
Può rimanere l’attuale normativa

Questa proposta, che potrebbe portare un notevole miglioramento, ci consentirebbe anche di risparmiare centinaia di milioni di euro. La proposta è aperta a qualsiasi forma di discussione ed integrazione e ringrazio anticipatamente coloro che si esprimeranno in merito.




martedì 7 maggio 2013

Che almeno la morte consenta il Perdono


Chi era Giorgio Ambrosoli (il padre di Umberto) ò abbastanza risaputo. Era un uomo che si è sacrificato per la giustizia, per far in modo che i truffatori e gli assassini avessero la pena giusta.  Laura Comi dovrebbe leggere, ogni tanto, qualche libro, fra cui "l'eroe borghese". Qui di seguito la presentazione:
È la storia di Giorgio Ambrosoli, avvocato di Milano, incaricato dal governo di liquidare la banca di Sindona e assassinato nel 1979 da un killer giunto dagli USA su ordine del finanziere. Stajano (l'autore del libro) ripercorre la vita e la morte di un milanese moderato che avrebbe potuto vivere tranquillamente e si batté invece con furia e tenacia in nome dei principi di onestà e di giustizia. 
E' un libro costruito su documenti, sentenze, atti delle commissioni parlamentari d'inchiesta, diario di lavoro di Ambrosoli, testimonianze dirette. Ma sono i fatti, che si svolgono a Milano, nella Roma dei politici, nella Svizzera delle banche, a New York, a dare al libro un andamento romanzesco. Sullo sfondo l'ombra sinistra di Sindona e degli uomini politici che l'hanno aiutato.
Naturalmente Laura non conosce queste cose e farebbe megli a smettere con le solite polemiche da strapazzo che fa in televisione.
Per quanto riguarda Umberto Ambrosoli il suo gesto è comprensibile, ma di fronte alla morte, consentitemi di non condividerlo.
Che almeno la morte consenta il perdono.


Riscrivere le regole o rapido ulteriore declino

Sto leggendo tutte le proposte economiche che sono in giro sui vari quotidiani e che vengono attribuite al nuovo esecutivo.
Credetemi mi rimane davvero difficile rimanere positivo.
Forse ancora non hanno capito che per sopravvivere la nostra Italia ha bisogno di riscrivere quasi tutte le regole e cancellare le spese inutili, dagli armamenti, alle pensioni d'oro e alle false grandi opere.
La nostra economia non ce la potrà mai fare se le regole rimangono così e saremo costretti ad un rapido declino ulteriore, altro che ripresa nel 2014.
Smettiamo di credere alle favole, la realtà è che non potremo più permetterci il tenore di vita che abbiamo avuto negli ultimi 30 anni e per questo dobbiamo rivedere tutto.
Questa è la nostra ultima possibilità, non facciamocela sfuggire, lo dobbiamo sopratutto ai nostri figli.


domenica 5 maggio 2013

La Tassazione sulla prima Casa

L'IMU, ovvero la tassazione sui fabbricati, esiste in tutti i paesi del mondo occidentale ed è considerata una imposta giusta, anche quella sulla prima casa. In Italia, vista l'impossibilità (per ora) a procedere a qualsiasi altra tassa sul patrimonio è praticamente impossibile cancellarla. Probabilmente sarebbe più giusto interrompere l'aumento dell'IVA (già prevista e praticata dal Governo Berlusconi), essendo una imposta che colpisce tutti indistintamente.
Personalmente ritengo che l'IMU sulla prima casa vada riformulata in maniera diversa e prevedere diverse modalità di esenzione o sconti. Prima di tutto decidere a quali tipologie di fabbricati applicare gli sconti (no a ville ed altri fabbricati di pregio) e poi decidere a quale soglia di importo ISEE (Indicatore Sicurezza Economica) si ha diritto ai benefici. E' importante prevedere che sia l'importo ISEE e non la dichiarazione dei redditi in quanto, in caso contrario, ne beneficerebbero i soliti furbetti che evadono le tasse.
Prevedere inoltre una deduzione, non vincolata alla dichiarazione ISEE , a seconda dei figli a carico e della presenza di mutui ipotecari per l'acquisto o la costruzione della prima casa.
In questo modo ne potranno beneficiare la maggior parte delle famiglie italiane e non saranno favoriti i possessori di ville milionarie e castelli o evasori fiscali.
Ma sarà in grado l'attuale governo di non cedere "alle lusinghe" del sig. Berlusconi?


http://www.corriere.it/politica/13_maggio_05/berlusconi-fiducia-letta-abrogazione-imu_7c11c072-b569-11e2-86df-caa1160f5c6a.shtml

mercoledì 1 maggio 2013

Riflettiamo gente........... ci stanno distraendo dalla realtà

Certo che non ci possiamo fidare veramente di nessuno, ma in che società viviamo?? le iene che denunciano le ingiustizie e poi si comportano in questo modo...... 
Ma chi siamo realmente Noi ? Siamo come ciechi, siamo degli illusi, ignoranti ed incapaci di vedere le cose come stanno in realtà. Ci rigirano con poche parole e non abbiamo mai il tempo di approfondire tutti gli argomenti che sono importanti per il nostro futuro.
Continuiamo a delegare ad altri le decisioni che saranno fondamentali per noi e per i nostri figli ed ancora non ci siamo resi conto che se non cambiamo noi stessi NON avremo alcun futuro.
Nonostante tutto.... la speranza non l'ho ancora persa......