sabato 13 luglio 2013

"Patto di Stupidità" o "Patto di Furberia"?

Quasi tutti i giorni si sente parlare di questo assurdo patto di stabilità ed in quasi tutti i dibattiti in corso nel nostro comune (Suvereto LI) viene addirittura etichettato come il “Patto di Stupidità”, per ultimo, tale appellativo è stato pronunciato proprio dal nostro Sindaco in occasione del dibattito la sera del 11.07 al parco degli ulivi.
Io penso che se uno ha la possibilità, il tempo e la voglia di informarsi sulla materia, scoprirà che di “stupidità” ce n'è ben poca e che anzi, trattasi di una “furbata geniale” architettata proprio ai danni dei comuni più virtuosi, che sovente sono proprio quelli più piccoli.
In parole povere e semplici il patto di stabilità (io lo chiamerei “patto di furberia”) fa si che i nostri comuni devono provvedere, unitamente allo stato italiano, a sanare il deficit pubblico al fine di rispettare gli accordi europei sottoscritti dagli stati membri dell’Unione Europea. La "Furberia" sta nel fatto appunto che lo stato italiano ne riversa i costi e i sacrifici quasi totalmente sui comuni virtuosi, senza provvedere ai dovuti tagli alla spesa pubblica ed ai costi della casta politica.
Ora però scendiamo un po' più nel particolare ed affrontiamo la problematica in maniera più approfondita.
Il Patto di Stabilità è stato pensato dall’Unione Europea per tenere sotto controllo i conti pubblici degli Stati appartenenti all’area Euro, con l’obiettivo di ridurre i deficit e i debiti accumulati negli anni e risanare così le finanze pubbliche. L’Europa ha posto degli obiettivi; come raggiungerli è una scelta che compete ai singoli Stati.
Quando si parla di conti pubblici non ci si riferisce solo a quelli degli Stati centrali, ma sono compresi anche quelli degli enti territoriali (Regioni, Province, Comuni, ecc.). Per questo il Patto di Stabilità produce effetti devastanti soprattutto per questi enti.
Come al solito in Italia è stato impostato in maniera abbastanza diversa dal resto d'Europa (…..ma chissà perchè!) e gli ultimi tre governi che si sono avvicendati hanno sempre di più peggiorato l'applicazione a discapito dei soliti soggetti.


Se guardate questi due semplici video è facile capire come funziona il patto di stabilità per un comune.
Mi direte poi ..... ma  che senso ha una cosa del genere.....se sono soldi dei comuni, perchè non possono essere spesi l'anno successivo? E così via, se ne possono fare decine di domande, ma la risposta è una sola: Lo Stato Centrale non ha avuto la forza, la determinazione e la volontà politica di riformarsi ed ha preteso quasi tutto il sacrificio ai suoi cittadini, sia in termini di maggiori tassazioni, sia in termini di minori servizi, dalla scuola alla sanità.


Inutile dire che le conseguenze, oltre che essere disastrose per i cittadini, sono state e lo sono tuttora devastanti per tutti quei soggetti che hanno svolto lavori o servizi per i comuni o per gli altri enti territoriali, tanti dei quali, in conseguenza di questo, hanno dovuto chiudere la propria attività.
Negli ultimi anni sono stati molti i sindaci che hanno minacciato di non rispettare il vincolo del patto di stabilità, anche noti personaggi hanno manifestato nelle vie di Milano ma i risultati ancora non si sono visti e si continua con questo vincolo  al fine di compensare il deficit dello Stato centrale con i surplus imposti ai Comuni (che hanno i soldi, ma non possono spenderli e quindi creano degli avanzi…) così da rispettare il Patto Europeo. Così i conti tornano, ma solo dal punto di vista contabile, perché nella realtà il deficit dello Stato centrale resta intatto mentre i  comuni che magari  hanno bene amministrato, rischiano di compromettere la qualità dei servizi e la possibilità di fare investimenti (cosa grave, in particolare in un momento di crisi come quello attuale) e in alcune circostante si vedono costretti ad appoggiare assurde iniziative di FUSIONE, non ammettendo la realtà dei fatti e disinformando i cittadini.
Quindi, se non riformiamo seriamente il nostro stato centrale, non facciamo abolire TUTTE le spese superflue, non dimezziamo i costi della Casta Politica e non facciamo UNA SERIA lotta all'evasione fiscale ed alla corruzione, come è possibile pretendere un cambiamento della normativa?
Ma i nostri Sindaci ne sono al corrente o NO?
Eppure nel 92% dei comuni italiani governano gli stessi partiti che rappresentano l'attuale maggioranza del governo italiano e sono gli stessi che l'anno scorso, durante il Governo Monti hanno approvato il trasferimento (la rapina) dei soldi rimasti nelle casse dei comuni alla tesoreria statale.
Nella mia ricerca in ambito nazionale ho trovato comunque amministrazioni comunali che oltre ad essere ben amministrate hanno imparato a convivere con “la furberia” e, di conseguenza, tutelato maggiormente i propri cittadini. Non ci vuole tanto, solo un pò di "furberia"........

Concludo con un quesito, sperando che altri mi aiutano a risolverlo, visto che io non sono riuscito ad ottenere risposta certa: in questi ultimi 6 mesi si è fatto un gran parlare dello sblocco del patto di stabilità per pagare tutte le ditte che vantano un debito con la pubblica amministrazione (stimato in almeno 120 miliardi di euro). Un gran parlare perché si è fatto quello e basta, i debitori ancora non hanno visto 1 Euro, però la mia considerazione è un'altra: sulla stampa e sui media si fa troppo poca attenzione a come queste spese saranno e dovranno essere finanziate, cioè con l’emissione di buoni del tesoro o un prestito dalla Cassa Depositi e Prestiti (Poste Italiane). Ma se si devono emettere buoni del tesoro o ricevere prestiti significa che le casse sono vuote, ed è questo il punto più preoccupante per i cittadini dei Comuni non indebitati.......ovvero dove sono finiti i nostri soldi?
In teoria però i soldi sono ancora lì, nei forzieri della banca centrale. O almeno dovrebbero essere ancora lì, ma il fatto che si preveda di emettere del debito per finanziare i pagamenti potrebbe puntare ad un’altra amara verità.........o no?

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