Come possiamo rimanere inermi quando la più importante delle nostre istituzioni corre il rischio di essere cancellata?
Come possiamo rimanere inermi quando si calpestano i diritti costituzionali dei cittadini e non si riducono i privilegi ed i costi della politica nazionale?
Come è possibile non difendere un paese che ha quasi 900 anni di storia,una sua propria identità culturale, una incredibile risorsa umana ed amore per il proprio territorio?
Ed infine come è possibile non accorgersi che tutto intorno a noi sta per essere risucchiato da una crisi economica e di valori tali da non avere precedenti e che far parte di una piccola comunità come la nostra sarà un privilegio e l'unica nostra possibilità di salvezza?
Ebbene, io non sono riuscito a rimanere inerme ed ho deciso di dare il mio contributo entrando liberamente a far parte di un comitato, costituito per la prima volta da persone di ideologia politica trasversale, il cui unico scopo è quello di fornire una corretta informazione ai cittadini, stimolando la partecipazione ed il dialogo fra tutte le persone.
Per uno come me, che da oltre 32 anni è al servizio dello Stato in un delicato compito di difesa istituzionale, è difficile capire il mondo della politica attuale, un mondo dove i colori cambiano da un giorno all'altro a seconda delle convenienze, un mondo dove la morale, l'onore e la correttezza non contano niente, sono questioni tutte sacrificabili per le esigenze personali o per quelle di un partito, di un qualsiasi partito.
Certo anche io potevo sacrificare l'onore, la lealtà e la correttezza e,magari, avere ora un cospicuo conto in banca e non essere obbligato a pagare per 30 anni il mutuo per l'acquisto della casa. Ne ho avute molte di occasioni e non nego che le tentazioni ci siano state,soprattutto per il pensiero di dare un futuro migliore ai miei quattro figli, ma alla fine la correttezza e l'onesta ha sempre prevalso.
Se una istituzione locale non da l'esatta informazione ai cittadini e persevera nel fornire dati e applicazioni normative inesatti o parziali, certamente siamo autorizzati a pensare che chi fornisce tali informazioni non è correttamente informato oppure modifica i dati e le informazioni sperando di fare breccia nell'ignoranza popolare. Inutile dire che per entrambi le ipotesi c'è un comportamento scorretto ed allora ben che vengano i dibattiti e le discussioni.
In queste ultime settimane ho percorso a ritroso, passo dopo passo,tutto l'iter dell'amministrazione comunale di Suvereto sulla proposta di “fusione” con Campiglia Marittima, mi sono letto i verbali e tutti gli allegati del Consiglio Comunale aperto che di fatto ha dato l'avvio del progetto, leggi e regolamenti nazionali e regionali che disciplinano l'obbligo di esercitare in forma associata le funzioni fondamentali per i comuni sotto i 5000 abitanti, nonché moltissime dichiarazioni ufficiali di esponenti favorevoli al progetto di“fusione” e non nego di essermi perfino divertito nel leggere bizzarre interpretazioni delle leggi. Poi le bizzarrie e le inesattezze sono diventate un po' troppe ed allora mi è rimasto difficile pensare che sia solamente frutto di mala informazione personale e che il detto “chi sa fa e chi non sa insegna” poteva ritenersi superato.
In virtù di questo mi viene spesso da chiedermi cosa “realmente ci sia sotto” ma ancora non sono giunto a formulare una ipotesi correttamente sorretta.
Nel vedere poi tutte quelle persone che partecipano alle riunioni del Comitato per il No, i vari dibattiti e discussioni , mi sono anche convinto che il nostro paese sta cambiando, che c'è voglia di vera partecipazione nell'istituzione, che c'è voglia di verità e che finalmente da oggi in poi non daremo più deleghe in bianco a nessuno.
Luciano Presenti (Nene per gli amici di Suvereto).
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