martedì 7 maggio 2013

Che almeno la morte consenta il Perdono


Chi era Giorgio Ambrosoli (il padre di Umberto) ò abbastanza risaputo. Era un uomo che si è sacrificato per la giustizia, per far in modo che i truffatori e gli assassini avessero la pena giusta.  Laura Comi dovrebbe leggere, ogni tanto, qualche libro, fra cui "l'eroe borghese". Qui di seguito la presentazione:
È la storia di Giorgio Ambrosoli, avvocato di Milano, incaricato dal governo di liquidare la banca di Sindona e assassinato nel 1979 da un killer giunto dagli USA su ordine del finanziere. Stajano (l'autore del libro) ripercorre la vita e la morte di un milanese moderato che avrebbe potuto vivere tranquillamente e si batté invece con furia e tenacia in nome dei principi di onestà e di giustizia. 
E' un libro costruito su documenti, sentenze, atti delle commissioni parlamentari d'inchiesta, diario di lavoro di Ambrosoli, testimonianze dirette. Ma sono i fatti, che si svolgono a Milano, nella Roma dei politici, nella Svizzera delle banche, a New York, a dare al libro un andamento romanzesco. Sullo sfondo l'ombra sinistra di Sindona e degli uomini politici che l'hanno aiutato.
Naturalmente Laura non conosce queste cose e farebbe megli a smettere con le solite polemiche da strapazzo che fa in televisione.
Per quanto riguarda Umberto Ambrosoli il suo gesto è comprensibile, ma di fronte alla morte, consentitemi di non condividerlo.
Che almeno la morte consenta il perdono.


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